Una visita improvvisata e piacevolissima con Salvo e Mario e diverse considerazioni. Le luci -in parte inaspettate- provengono dalla gestione francescana. La Biblioteca Francescana e l'Officina di Studi Medievali sono parte di un gioiellino auto-sostenuto e frequentato. Qualche ombra proviene invece dalla condivisione della proprietà con il Comune di Palermo (almeno così credo, comunque parte pubblica). La proprietà dei Francescani è ben tenuta e fruibile, necessita comunque in parte di restauri ma, come al solito è difficile reperire i fondi (quindi un'altra piccola, perchè non a loro imputabile, zona d'ombra).. la porzione appartenente al Comune di Palermo sembra invece dimenticata- E' comunque non utilizzata e, ciò che da un po' fastidio, paradossalmente è ampiamente restaurata ma comunque chiusa. Da circa un anno è stato destinato un finanziamento di 2.500.000 euro per interventi ma ancora nessun cantiere.. I tempi della burocrazia e degli appalti sono sicuramente lunghi eppure le potenzialità di questo complesso sono innegabili: spazi monumentali sconosciuti, molto grandi e rinnovati in gran parte (in alcuni punti il grosso del lavoro sembra già fatto) ma ancora sbarrati al pubblico. L'effetto di questo condominio è particolare: larghe fette ravvivate da un bianco fresco e altre in pieno decadimento (le idee saranno un po' più chiare dopo aver visto le foto che seguono).. Che la nuova ventata elettorale possa contribuire a sbloccare questi interventi? La Biblioteca Francescana è comunque sempre aperta al pubblico. Questo è il loro sito www.bibliotecafrancescanadipalermo.it
Dal sito dei Frati Minori Conventuali qualche ulteriore informazione:
'(...)Centro di attività intellettuale, fu sede di uno Studio Generale di Teologia ove fra gli altri, insegnarono il PM. Francesco della Rovere (poi Sommo Pontefice col nome di Sisto IV), e il PM. Filippo Gesualdi, Ministro generale dell'Ordine.
Lungo il secolo XVIII si arricchì dell'ala meridionale, mentre veniva prolungata l'ala settentrionale, e costruito il Noviziato, dove oggi risiedono i frati.
Queste costruzioni grandiose furono però il peggiore nemico del convento esponendolo alla cupidigia del Governo Borbonico prima e di quello Italiano poi. Difatti fu adibito molto frequentemente per l'alloggio e ospedale delle truppe borboniche e nel 1848 vi si riunirono le Camere del Parlamento Siciliano.
Il 18 ottobre 1863 si iniziò la via dolorosa che doveva portare all'abbandono del convento. Occupato in un primo tempo dai soldati, nel 1865 fu destinato a Corte di Assise e nel 1866 tutti i religiosi furono costretti ad abbandonarlo totalmente.
Alcuni grandi locali sono attualmente occupati dall'Archivio storico Comunale. Mentre altri sono sede dellaBiblioteca Francescana, della Pinacoteca della nostra Provincia e dell'Officina di studi medievali: un'associazione culturale che ha sede presso la Basilica di S. Francesco d'Assisi di Palermo con una fisionomia giuridica autonoma ma legata alla Provincia religiosa dei Frati Minori Conventuali, operante in sintonia con la Biblioteca Francescana. L'Officina promuove lo studio del Medioevo specialmente siciliano a livello interdisciplinare. Pubblica la rivista scientifica Schede medievali, la collanaFranciscana che mira a studiare i rapporti tra francescanesimo e cultura in Sicilia e annualmente ha organizzato un Colloquio medievale, la Settimana residenziale di studi medievali e occasionalmente anche delle mostre all'estero, oltre a vari convegni anche di carattere francescano. (...)'
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