martedì 24 marzo 2009

I Bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale a Palermo e la Ricostruzione della Città

Ancora il Gruppo Facebook Palermo di Una Volta per documentare una delle pagine più tetre del passato di Palermo. Lo sconcerto provocato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale...
Questo spero possa servire come contributo ad una annosa riflessione: la ricostruzione 'imitativa', che a Palermo crea divisioni tra chi la approva e chi la nega del tutto (prova ne è il dibattito sull'Area Quaroni), è da sempre stata una eccellente difesa della città dai danni subiti dall'ultima guerra e dall'incuria recente e generalizzata. Le immagini successive documentano come Palermo sia stata ri-abbellita dopo la guerra proprio attraverso la ricostruzione secondo i motivi architettonici originali che, da una parte, hanno generato dei falsi storici ma dall'altra sono l'unica evidente soluzione ai crolli del nostro patrimonio architettonico, insistenti nei giorni dei bombardamenti e avvicendati ulteriormente negli ultimi 60 anni. Non sarei riuscito mai a immaginare la Magione, Sant'Ignazio o il Palazzo Abatellis costruiti diversamente.. e non credo che tutti fossero al corrente di trovarsi di fronte a delle 'ricostruzioni'. E questo spero possa servire come motivo di riflessione anche per chi afferma l'esigenza di un restauro conservativo come via esclusiva al recupero del Centro Storico. Una fedele ricostruzione apporta un indiscutibile valore aggiunto di edifici che costruiti altrimenti cadrebbero facilmente nel più profondo anonimato. E purtroppo di riferimenti negativi, a mio giudizio, sono ormai un po' troppi in Centro Storico..

Biblioteca Nazionale

Palazzo Abatellis

Sant'Ignazio all'Olivella

La Magione


Orrore davanti Palazzo Geraci in via Maqueda (giusto per non dimenticare quanto costò la guerra alla città anche e soprattutto in termini di vite umane)
Fonte delle Immagini: Gruppo Facebook Palermo di Una Volta

8 commenti:

  1. Per non parlare della ricostruzione di sana pianta del pilone nord della porta Felice..

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  2. L'ultima immagine è davvero toccante. Ricordiamoci che gli americani vennero in Sicilia per "liberarla" così come hanno fatto recentemente in Iraq con l'operazione "enduring freedom". Praticamente stesso nome e stesso risultato. Distruzione di tutto solo per speculare. Non dimentichiamo quanto siamo ipocriti con questa cultura filo-americana che a noi ha portato solo le devastazioni che ancora oggi non riusciamo a sanare.

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  3. Ciao! Ho trovato questo blog cercando notizie sui bombardamenti di Palermo, perchè sto ricostruendo alcuni episodi della vita di mio padre, che ha lasciato uno scritto in cui racconta di essersi trovato a Palermo durante un bombardamento, ma, purtroppo, non c'è la data.
    So che non può essere quello del 9 maggio 1943, perché quell'anno era altrove. Potresti farmi la cortesia di comunicarmi quali altri bombardamenti ha subìto Palermo prima di quella data?
    Ti ringrazio in anticipo.
    Saluti!
    Sulmona (L'Aquila)
    renatopatrignani@alice.it

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  4. Salve, io mi occupo di storia dell'aviazione, gestisco assieme amici miei pure appassionati della stessa materia un blog. Secondo me è stao un vero e proprio attacco terroristico da parte degli alleati su palermo, la modalità di utilizzare per la prima volta nella storia le bombe a grappolo sono la conferma, era un azione di distruzione dirompente, il loro obiettivo era radere completamente al suolo tutto. Si racconta che addirittura i superstiti venivano terminati per strada dagli uomini di Patton il generale d'acciaio che condusse la prima ondata dello sbarco. Poi si discolpò dicendo che i suoi uomini lo avevano preso troppo alla lettera, non fu mai processato per crimini che ha commesso perchè, poi morì. Bisogna insegnare alle nuove generazioni la storia di Palermo e dei palermitani, e di come con dignità e coraggio abbiamo affrontato questa dura prova.

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  5. Che bello sapere di come a Palermo si sperimenti sempre qualcosa.. adesso pure le bombe a grappolo. Gli americani si sono rivelati i terroristi piu` accaniti della storia. strano che non abbiano lanciato anche la bomba atomica a Palermo. questo sarebbe stato un esperimento "very Nice".comunque caro amico Aerostoria, sia consapevole del fatto che non verra` mai insegnata una sola parola contro gli Stati Uniti d`America da troppi imbecilli ancora ritenuti amici e salvatori

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  6. Da Palermitano ormai purtroppo non residente nella meravigliosa citta' della Conca d' Oro sono felice di trovare conferma della vivacita' intellettuale dei miei conterranei.
    La mia testimonianza riguarda i paralleli accadimenti di Genova, citta' in cui ho vissuto molti anni: ho sentito con le mie orecchie i racconti di genovesi che riuscirono a vedere negli occhi i piloti dei caccia americani che mitragliavano la popolazione inerme: talmente erano bassi che sfioravano il suolo delle vie principali della citta' nella zona della Foce. E oggi hanno il coraggio di etichettare altri come terroristi! A Genova fu seriamente danneggiato dai bombardamenti anche il Teatro Carlo Felice che verra' ricostruito solo negli anni '90 del '900, mentre nella Cattedrale cadde una bomba che miracolosamente non esplose, e che e' ancora oggi in mostra all' interno della Chiesa stessa.

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  7. Bravi tutti quanti. Adesso so che molti palermitani la pensano come me. Gli americani furono, sono e saranno sempre dei terroristi. Soltanto gli ignoranti pensano che siano stati dei liberatori con la scusa della democrazia.

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  8. Ma nessuno si sforza di vedere il punto di vista altrui. Eravamo lo sto che ha inventato il fascismo, e siamo stati noi non loro a dichiarare guerra agli USA. Se gli alleati non radevano al suolo il porto e le navi di palermo non prendevano palermo, e questo significa perdere contro Hitler. Purtroppo mi dispiace dirlo i barbari eravamo noi, loro si sentivano minacciati, e ci hanno dato una terribile risposta.Inoltre abbiamo opposto una resistenza armata, mio nonno era su una di quelle navi ed è sopravvissuto a un naufragio. Chiamavamo gli Roosevelt buffone, saltavamo nelle piazze o ogni dichiarazione di guerra di Mussolini, mentre nessun italiano ha fatto resistenza armata quando Mussolini era ancora in sella.

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