lunedì 14 aprile 2008

Convention Unicredit a Palermo.

Succede a Palermo. Ora capisco il movimento intenso di questo fine settimana..

Riporto giusto per un puro spirito di cronaca. In fondo è un grande evento che ha riguardato Palermo..

Da Dagospia

A Palermo credevano che si girasse un film, ma quando hanno visto Alessandro Profumo insieme a Dieter Rampl, il presidente di Unicredit, che entravano al teatro Politeama con lo sguardo severo, hanno capito che si trattava di qualcosa di serio. Dentro la bellissima sala costruita nel 1865 si sono ritrovati i 500 manager che rappresentano gli uffici legali di 22 paesi dove è presente Unicredit, e qui è avvenuta una scena memorabile che potrebbe far impallidire lo show napoleonico di Luca Luciani finito su YouTube. Sul proscenio è salito Marco Tagliaferri, il nuovo responsabile degli affari legali del Gruppo che aveva convocato a Palermo i rappresentanti degli uffici legali di tutte le società e delle branches italiane e straniere di Unicredit. All’inizio del suo discorso Tagliaferri ha invitato sul palco una ventina di manager ai quali ha chiesto di tirar fuori il loro biglietto da visita. Con l’aria sorpresa e imbarazzata i poveretti hanno estratto dal portafoglio e dal taschino le loro credenziali senza capire il senso dell’esibizione, ma Tagliaferri con voce ferma ha esclamato: “adesso, stracciateli tutti, perché voi da oggi non appartenete più alla vostra società, ma fate parte di un solo Gruppo, il Gruppo Unicredit!”. A questo punto è stato il delirio: i 500 manager di Profumo, vestiti di grigio e pieni di entusiasmo, sono scattati in piedi ed è venuto giù il loggione come avviene a Palermo quando al Politeama va in scena “I Vespri siciliani”. Ma la performance di Unicredit, accompagnata dalla canzone dei Beatles “Come together” e dagli interventi di Alessandro Cecchi Paone, non è finita qui. Dopo l’apoteosi del Politeama le truppe di Unicredit si sono divise in vari gruppi: una parte si è recata in località Terrasini dove hanno piantato fiori nei giardini comunali; per altri (soprattutto stranieri provenienti dalle sedi di Unicredit dell’Est) il destino è stato più crudele poiché in pullman sono stati trasferiti fuori città per zappare enormi buche per alberi e piante. Prima di sera sono tornati nei loro alberghi sudati e puzzolenti, ma con uno spirito di corpo totalmente rinnovato. La prova durissima dei “team-building” è stata un successo indimenticabile. Una pagina gloriosa della cultura del management che da Telecom a Unicredit non finisce di sorprendere.

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