Di seguito qualche stralcio di un comunicato stampa del Comune di Palermo. Si chiedono finanziamenti ed in maniera efficaci (abbiamo sottolineato in neretto l'esclusione del co-finanziamento e l'accantonamento del passaggio regionale.. insomma due degli ostacoli più grossi..) per lo sviluppo della Costa Sud, con buona probabilità di ottenerli..
Le cose sembrano volgere al meglio:
(...)
Tra le 14 le città italiane metropolitane italiane individuate dalla legge nazionale e dalle regioni autonome ( Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia), cui sono destinate una media compresa fra 80 e 100 milioni di euro a testa, Palermo è stata la prima ad inviare nello scorso luglio una bozza del piano complessivo pari a 128, 9 milioni, che non ha avuto da parte del Mise, osservazioni o richieste di chiarimento.
Questo, ha cosi indotto l'amministrazione comunale ad inviare lo scorso 17 dicembre il Piano definitivo che il Mise ha inserito in un programma complessivo da mandare a Bruxelles per il finanziamento.
Al Comune di Palermo non verrà richiesto nessun co-finanziamento e, dopo la firma dell'accordo tra la Comunità Europea ed il Mise, gestirà direttamente i soldi come 'ente intermedio' dell'Europa, con una procedura innovativa prevista dai nuovi programmi 2014-2020 che di fatto by passano le Regioni in molte azioni).
Ogni progetto inserito nel Piano programmatico deve essere eseguito in un periodo che va dalla firma (prevista entro i primi sei mesi del 2015) fino al dicembre 2021 o 2022 in caso di concessione di una proroga.
In particolare, gli interventi per la città di Palermo riguardano l'Area Territoriale Integrata 3 (Maredolce, Brancaccio, Bandita) e l'Area Territoriale Integrata 6 (Gasometro, Macello e Romagnolo) e, in piccola parte, anche per i comuni di Misilmeri e Villabate. (...)'
Questo, ha cosi indotto l'amministrazione comunale ad inviare lo scorso 17 dicembre il Piano definitivo che il Mise ha inserito in un programma complessivo da mandare a Bruxelles per il finanziamento.
Al Comune di Palermo non verrà richiesto nessun co-finanziamento e, dopo la firma dell'accordo tra la Comunità Europea ed il Mise, gestirà direttamente i soldi come 'ente intermedio' dell'Europa, con una procedura innovativa prevista dai nuovi programmi 2014-2020 che di fatto by passano le Regioni in molte azioni).
Ogni progetto inserito nel Piano programmatico deve essere eseguito in un periodo che va dalla firma (prevista entro i primi sei mesi del 2015) fino al dicembre 2021 o 2022 in caso di concessione di una proroga.
In particolare, gli interventi per la città di Palermo riguardano l'Area Territoriale Integrata 3 (Maredolce, Brancaccio, Bandita) e l'Area Territoriale Integrata 6 (Gasometro, Macello e Romagnolo) e, in piccola parte, anche per i comuni di Misilmeri e Villabate. (...)'
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