Prendono il via martedì 10 febbraio 2015, a Palazzo Ajutamicristo, alle ore 17,00 gli incontri del ciclo: “CANTIERE APERTO. La Soprintendenza di Palermo e il suo lavoro nel territorio”, un fitto calendario di appuntamenti con il quale la Soprintendenza presenterà alla cittadinanza e agli studiosi i dati più recenti sulla propria attività e sulle nuove acquisizioni relativamente al patrimonio culturale.
La ricchezza e la diversità culturale del territorio, la molteplicità delle testimonianze artistiche, la varietà delle emergenze e dei progetti, la valorizzazione delle realtà trascurate, le più recenti “notizie degli scavi”: un aggiornato resoconto a molte voci, offerto dagli interventi dei tecnici della Soprintendenza, che apre alla riflessione e al dibattito con la città.
Il calendario degli incontri - destinato ad essere integrato grazie all'apporto di collaborazioni, prima fra tutte quelle con l'Ordine degli Architetti di Palermo - verrà presentato dalla Soprintendente Maria Elena Volpes.
Seguirà il primo incontro, tenuto dalla dott.ssa Elvira D'Amico, dirigente dell’U.O. 8 della Soprintendenza, su: ”Le collezioni storico-artistiche della Soprintendenza di Palermo – Dai recuperi sul territorio alle acquisizioni dell'ultimo trentennio”.
Il patrimonio storico-artistico della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo si è costituito nel corso del XX secolo - contrariamente a quanto avvenuto per i principali musei cittadini, formatisi nel corso del XIX secolo, dal collezionismo privato - grazie all’attività istituzionale espletata dalla stessa Soprintendenza, in primis nel campo della tutela.
Le opere - marmi, lapidei, pitture, oggi confluite nel Museo di Palazzo Ajutamicristo, inaugurato nel 2010, sono pervenute infatti in seguito a: recuperi da edifici distrutti o dismessi - per motivi accidentali, colposi, bellici; a diritti di prelazione sul mercato antiquariale, ma anche all’acquisto di opere di eccezionale o importante interesse artistico, che hanno continuato in tempi recenti la politica di arricchimento del patrimonio culturale del Demanio regionale, perseguito dalla Regione Siciliana sin dalla sua costituzione.
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