domenica 15 marzo 2015

Palermo e la Teoria delle Finestre Rotte



Palermo può essere un'applicazione naturale della Teoria delle Finestre Rotte. I palermitani, spesso criticati dagli stessi concittadini per inciviltà, degrado, ecc. non devono essere la causa di asfissia di questa città. Non possono esserlo. La soluzione non si trova con l'ambizione a partire e lasciare la città ma attraverso il recupero del contesto urbano, materiale e sociale. E molto, nonostante tutto, finora è stato fatto..


Da wikipedia: Con l'espressione teoria delle finestre rotte si indica quella teoria sociologica secondo cui investendo le risorse, umane e finanziarie, nella cura dell'esistente e nel rispetto della civile convivenza si ottengono risultati migliori rispetto all'uso di misure repressive. Al contrario, trascurando l'ambiente urbano, si trasmettono segnali di deterioramento, di disinteresse e di non curanza. Ad esempio l'esistenza di una finestra rotta (a cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale[1]. La teoria fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali diJames Q. Wilson e George L. Kelling[2].

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